- esercitino attività d'impresa, arti o professioni;
- applichino gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA);
- non abbiano debiti tributari.
Le modifiche apportate dal governo prevedono un'agevolazione nell'aumento necessario ad accordarsi con l'amministrazione finanziaria per ottenere il punteggio massimo, pari a 10, di affidabilità fiscale. Per il primo anno l'agevolazione è pari al 50% sull'imponibile richiesto dal Fisco, nel secondo anno salirà al 100%, dando un'ampia dilazione.
Sostanzialmente, nel 2024, l'importo dell'aumento è dimezzato, mentre nel 2025 si terrà conto della cifra intera senza aumenti. Per fare un esempio, se l'aumento del reddito necessario ad ottenere il punteggio massimo è di 30mila euro, nel 2024 ne basteranno 15mila; invece nel 2025 non si verserà alcun aumento.
Se il possessore di Partita Iva dovesse accettare otterrà:
- la garanzia di non ricevere controlli per i due anni dell'accordo;
- la certezza di non dover versare nulla sui redditi che eccedono l'accordo;
- una corsia preferenziale sui rimborsi.
Ma veniamo ai numeri. Questo nuovo sistema interesserà circa 4,5 milioni di soggetti con un giro d'affari inferiore a 5 milioni. Ci si aspetta, inoltre, un gettito aggiuntivo di 2 milioni che serviranno per ridurre l'Irpef.
Non finisce qui perché il governo, nei prossimi giorni, andrà a modificare altri elementi di questo nuovo strumento. Dalla Manovra si apprende che, per la sostitutiva Irpef, sarà dovuta una maggiorazione del 15% della differenza positiva tra il reddito concordato e quello di impresa o lavoro autonomo del periodo precedente. Per l'Irap la maggiorazione dovuta è pari al 3%.
Altre modifiche riguarderanno l'adempimento collaborativo. Si legge, dalla bozza, che non ci saranno sanzioni per le violazioni di norme tributarie a causa di rischi di natura fiscale, che siano comunicati tempestivamente e in modo esaustivo.
Coloro che aderiranno alla proposta dell'Agenzia delle Entrate saranno destinatari di alcuni benefici premiali Isa, come l'esonero dall'apposizione del visto di conformità per le compensazioni Iva fino a 50mila euro e fino a 20mila per crediti Irpef, Irap e Ires. È poi previsto uno stop agli accertamenti basati su presunzioni semplici e stop anche all'anticipo dei termini di decadenza per l'accertamento.
Infine verranno previste regole specifiche per i forfettari che, ad ora, non sono inclusi nella platea dei destinatari.