In prossimità della fine dell'anno arriva il consueto decreto Milleproroghe. Approvato dal Governo nel Consiglio dei Ministri dello scorso 9 novembre, l'articolato testo introduce una serie di proroghe normative su temi chiave per il Paese, come Pubblica Amministrazione, giustizia, assunzioni, scuola, salute, turismo, sport e non solo.
Con l'appena citato decreto abbiamo lo spostamento di termini per norme e versamenti, ma anche una significativa novità che riguarda le regole introdotte, qualche anno fa, per fronteggiare i rischi della pandemia da Covid-19. Nel Milleproroghe compare infatti l'annullamento delle multe ai no-vax, ossia coloro che avevano rifiutato di fare il vaccino, pur essendo obbligati alla somministrazione. Lo ha recentemente annunciato Palazzo Chigi con un comunicato ad hoc.
Qualche anno fa, ai tempi dei contagi da Coronavirus e delle restrizioni e dei divieti che ne sono conseguiti, aveva fatto molto discutere l'introduzione di norme che prevedevano la c.d. “multa no-vax”. In sostanza, chi era tenuto a ricevere la somministrazione del vaccino - e non rispettava l'obbligo - era per legge sanzionato con una somma pari a 100 euro.
In vigore dall'8 gennaio 2022, l'obbligo fu introdotto nel corso del Governo Draghi e si rivolse a tutte le persone con più di 50 anni, al personale universitario e alle categorie di lavoratori per cui la somministrazione del vaccino rappresentava un fattore importante (ad esempio gli addetti alle strutture residenziali, socioassistenziali e sociosanitarie o i poliziotti).
In particolare, si disponeva la multa pari a 100 euro per tutte le persone che non avessero osservato l'obbligo, entro il successivo primo febbraio. Tuttavia la regola si rivelò un fallimento perché, al 2 febbraio di quell'anno, si stimò che soltanto poco meno del 15% degli over 50 non vaccinati aveva accettato la somministrazione.
L'annullamento delle multe è di indubbio rilievo, considerando anche che – secondo i dati della Fondazione Gimbe risalenti allo scorso anno – sono circa 8 milioni i cittadini italiani che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino.
In sintesi, cosa cambia oggi? Ebbene, a seguito dell'approvazione del Milleproroghe nella sua versione definitiva, le sanzioni pecuniarie - a carico di chi non ha rispettato gli obblighi vaccinali Covid - sono annullate e, quindi, non debbono essere più pagate. Il provvedimento di fatto cancella quelle già inflitte e non riscosse, disponendone tecnicamente il "discarico". Inoltre, come si può leggere nel Milleproroghe, i giudizi pendenti - aventi ad oggetto le multe stesse - sono estinti di diritto a spese compensate.
Da notare altresì che, in precedenza, le versioni preliminari del testo del Milleproroghe avevano ipotizzato un nuovo rinvio di un anno delle multe. Alla fine ha prevalso invece una linea “morbida”, che però non riguarda anche i no-vax che hanno già pagato la sanzione. Per questi ultimi, infatti, il Milleproroghe non dispone meccanismi di rimborso e, pertanto, essi non potranno avere indietro i 100 euro già pagati.
Con l'appena citato decreto abbiamo lo spostamento di termini per norme e versamenti, ma anche una significativa novità che riguarda le regole introdotte, qualche anno fa, per fronteggiare i rischi della pandemia da Covid-19. Nel Milleproroghe compare infatti l'annullamento delle multe ai no-vax, ossia coloro che avevano rifiutato di fare il vaccino, pur essendo obbligati alla somministrazione. Lo ha recentemente annunciato Palazzo Chigi con un comunicato ad hoc.
Qualche anno fa, ai tempi dei contagi da Coronavirus e delle restrizioni e dei divieti che ne sono conseguiti, aveva fatto molto discutere l'introduzione di norme che prevedevano la c.d. “multa no-vax”. In sostanza, chi era tenuto a ricevere la somministrazione del vaccino - e non rispettava l'obbligo - era per legge sanzionato con una somma pari a 100 euro.
In vigore dall'8 gennaio 2022, l'obbligo fu introdotto nel corso del Governo Draghi e si rivolse a tutte le persone con più di 50 anni, al personale universitario e alle categorie di lavoratori per cui la somministrazione del vaccino rappresentava un fattore importante (ad esempio gli addetti alle strutture residenziali, socioassistenziali e sociosanitarie o i poliziotti).
In particolare, si disponeva la multa pari a 100 euro per tutte le persone che non avessero osservato l'obbligo, entro il successivo primo febbraio. Tuttavia la regola si rivelò un fallimento perché, al 2 febbraio di quell'anno, si stimò che soltanto poco meno del 15% degli over 50 non vaccinati aveva accettato la somministrazione.
L'annullamento delle multe è di indubbio rilievo, considerando anche che – secondo i dati della Fondazione Gimbe risalenti allo scorso anno – sono circa 8 milioni i cittadini italiani che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino.
In sintesi, cosa cambia oggi? Ebbene, a seguito dell'approvazione del Milleproroghe nella sua versione definitiva, le sanzioni pecuniarie - a carico di chi non ha rispettato gli obblighi vaccinali Covid - sono annullate e, quindi, non debbono essere più pagate. Il provvedimento di fatto cancella quelle già inflitte e non riscosse, disponendone tecnicamente il "discarico". Inoltre, come si può leggere nel Milleproroghe, i giudizi pendenti - aventi ad oggetto le multe stesse - sono estinti di diritto a spese compensate.
Da notare altresì che, in precedenza, le versioni preliminari del testo del Milleproroghe avevano ipotizzato un nuovo rinvio di un anno delle multe. Alla fine ha prevalso invece una linea “morbida”, che però non riguarda anche i no-vax che hanno già pagato la sanzione. Per questi ultimi, infatti, il Milleproroghe non dispone meccanismi di rimborso e, pertanto, essi non potranno avere indietro i 100 euro già pagati.