Un’odissea ha colpito i passeggeri del volo Ryanair da Malaga diretto a Milano Malpensa, che il 19 luglio sono rimasti chiusi in aereo per ben 3 ore, con un caldo torrido e senza aria condizionata, nonostante la presenza di tanti bambini e anziani.
L’aereo sarebbe dovuto decollare alle 10.10 del mattino, ma è partito ben dodici ore dopo, alle 22.00 ed è atterrato solo dopo la mezzanotte a Malpensa. In questo caso, però, il ritardo del volo non è stata la cosa peggiore, perché si sono verificati gravi disagi per i passeggeri tanto che è dovuta accorrere addirittura l’ambulanza.
La situazione ha cominciato a crollare quando l'aereo, una volta saliti tutti i passeggeri e pronti a partire, si è bloccato sulla pista a causa di un problema tecnico. Di conseguenza, il personale ha lasciato i passeggeri sull’aereo, dove sono rimasti rinchiusi per ben tre ore, senza possibilità di scendere e senza aria condizionata. Nel frattempo, all'esterno la temperatura segnava 42 gradi, e le lamiere del velivolo si sono riscaldate al punto da diventare incandescenti. Pertanto, i piloti sono stati costretti a spegnere i motori per effettuare tutti i controlli necessari, privando così l'aereo di energia elettrica e di aria condizionata.
Ed è proprio in questo momento che è scoppiato l’inferno, in quanto su un volo con centinaia di persone, senza aria condizionata e con 42 gradi all’esterno, presto l'aria all'interno della cabina è diventata irrespirabile, mettendo a rischio la salute dei passeggeri che hanno passato delle ore davvero difficili.
Molti passeggeri si sono sentiti male, alcuni hanno avuto attacchi di panico, altri svenimenti. Solo a questo punto le porte dell’aereo si sono aperte e il personale ha fatto scendere i passeggeri ormai stremati e chiamato le ambulanze, affinché fossero soccorsi dal personale medico.
L’aereo sarebbe dovuto decollare alle 10.10 del mattino, ma è partito ben dodici ore dopo, alle 22.00 ed è atterrato solo dopo la mezzanotte a Malpensa. In questo caso, però, il ritardo del volo non è stata la cosa peggiore, perché si sono verificati gravi disagi per i passeggeri tanto che è dovuta accorrere addirittura l’ambulanza.
La situazione ha cominciato a crollare quando l'aereo, una volta saliti tutti i passeggeri e pronti a partire, si è bloccato sulla pista a causa di un problema tecnico. Di conseguenza, il personale ha lasciato i passeggeri sull’aereo, dove sono rimasti rinchiusi per ben tre ore, senza possibilità di scendere e senza aria condizionata. Nel frattempo, all'esterno la temperatura segnava 42 gradi, e le lamiere del velivolo si sono riscaldate al punto da diventare incandescenti. Pertanto, i piloti sono stati costretti a spegnere i motori per effettuare tutti i controlli necessari, privando così l'aereo di energia elettrica e di aria condizionata.
Ed è proprio in questo momento che è scoppiato l’inferno, in quanto su un volo con centinaia di persone, senza aria condizionata e con 42 gradi all’esterno, presto l'aria all'interno della cabina è diventata irrespirabile, mettendo a rischio la salute dei passeggeri che hanno passato delle ore davvero difficili.
Molti passeggeri si sono sentiti male, alcuni hanno avuto attacchi di panico, altri svenimenti. Solo a questo punto le porte dell’aereo si sono aperte e il personale ha fatto scendere i passeggeri ormai stremati e chiamato le ambulanze, affinché fossero soccorsi dal personale medico.
Una situazione al limite dell’assurdo, per cui è intervenuta l'associazione Codici a tutela dei consumatori. Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell'associazione, ha definito il racconto dei passeggeri "allucinante" e ha espresso profonda preoccupazione per quanto accaduto.
La compagnia aerea è ora sotto accusa per come ha gestito la situazione, e i passeggeri colpiti da questa tragica esperienza attendono giustizia.
Cosa dice la legge in questi casi?
il Regolamento 261/2004/CE, entrato nel nostro ordinamento mediante la legge n. 12 del 10.01.2004, prevede che la partenza di un volo aereo ritardata almeno di 2 ore pone in capo alle compagnie il dovere di prestare adeguata assistenza ai passeggeri durante la loro attesa.
Con sentenza del 19 novembre 2009, la Corte di Giustizia Europea ha equiparato il disagio derivante da un ritardo del volo di almeno tre ore a quello della cancellazione del volo. Pertanto, tutti i passeggeri dei voli con ritardo di almeno tre ore hanno diritto a percepire una compensazione pecuniaria da parte della compagnia aerea da € 250 fino a € 600.
Per ottenere il rimborso del volo sarà necessario conservare la prenotazione, il biglietto (basta anche l’e-mail di conferma della compagnia aerea) e l’eventuale boarding pass (carta d'imbarco).
Nel caso specifico della Ryanair, in prima battuta, il passeggero che ha subito tale disagio aereo può seguire le indicazioni fornite dal sito della compagnia stessa: andare, quindi, alla sezione “Contatti”, selezionando l’opzione “Per altri reclami, contattare Ryanair”.
Cosa dice la legge in questi casi?
il Regolamento 261/2004/CE, entrato nel nostro ordinamento mediante la legge n. 12 del 10.01.2004, prevede che la partenza di un volo aereo ritardata almeno di 2 ore pone in capo alle compagnie il dovere di prestare adeguata assistenza ai passeggeri durante la loro attesa.
Con sentenza del 19 novembre 2009, la Corte di Giustizia Europea ha equiparato il disagio derivante da un ritardo del volo di almeno tre ore a quello della cancellazione del volo. Pertanto, tutti i passeggeri dei voli con ritardo di almeno tre ore hanno diritto a percepire una compensazione pecuniaria da parte della compagnia aerea da € 250 fino a € 600.
Per ottenere il rimborso del volo sarà necessario conservare la prenotazione, il biglietto (basta anche l’e-mail di conferma della compagnia aerea) e l’eventuale boarding pass (carta d'imbarco).
Nel caso specifico della Ryanair, in prima battuta, il passeggero che ha subito tale disagio aereo può seguire le indicazioni fornite dal sito della compagnia stessa: andare, quindi, alla sezione “Contatti”, selezionando l’opzione “Per altri reclami, contattare Ryanair”.