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Banconote vecchie, rovinate o strappate, ecco come sostituirle e recuperare i propri soldi: anche se la banca si rifiuta

Banconote vecchie, rovinate o strappate, ecco come sostituirle e recuperare i propri soldi: anche se la banca si rifiuta
Il consumatore può ottenere la sostituzione delle banconote danneggiate, logore o mutilate presso la propria Banca oppure attraverso gli sportelli della Banca d’Italia.
Talvolta può capitare di ritrovarsi tra le mani delle banconote danneggiate, logore o mutilate e non sapere cosa fare: i negozianti non vogliono accettarle ed i distributori automatici non le leggono.

In questo caso, quindi, si tratta di “soldi persi”?

La risposta è no. Esistono, infatti, diverse possibilità per chi si ritrovi in possesso di tali banconote.

Iniziamo, però, dalle basi.

Una banconota può essere considerata:

  • logora: quando è rovinata dall’umidità, da una fiamma ovvero è lacerata o strappata;
  • danneggiata: quando è sporca o macchiata;
  • mutilata: quando alla banconota manca un pezzo (ad esempio, quando presenta un angolo strappato).


In questi casi, la prima opzione per il consumatore è quella di provare a versare tali banconote presso la Banca dove si ha il conto corrente.

A questo punto si possono aprire due strade: o la Banca accetta le banconote (con conseguente risoluzione del problema) oppure la Banca rifiuta di incassare le stesse.

In questa ultima ipotesi, però, nulla è ancora perso.

Infatti, il consumatore può recarsi presso uno degli sportelli delle filiali della Banca d’Italia, chiedendo il cambio delle banconote logore, danneggiate o mutilate.
Qui le banconote saranno esaminate e, se presentano i requisiti per la rimborsabilità, saranno immediatamente sostituite.

Qualora, però, si tratti di banconote danneggiate o mutilate che non possono essere cambiate a vista presso la Filiale della Banca d’Italia, vengono trattenute e poi spedite all’Amministrazione Centrale di quest’ultima. Qui le banconote saranno esaminate da una Commissione di esperti che deciderà sulla loro rimborsabilità.

A questo punto, se le banconote verranno ritenute rimborsabili dalla Commissione, le stesse saranno trattenute dall’Amministrazione centrale per la distruzione, mentre al consumatore saranno consegnate altre banconote (diverse da quelle danneggiate e poi distrutte) per il medesimo importo.

In ogni caso, qualora si tratti di banconote mutilate o strappate, per procedere all’eventuale sostituzione è necessario che non sia mancante la metà (o oltre) della banconota: questo per evitare che malintenzionati possano richiedere due diverse banconote dopo averne divisa intenzionalmente una.

Qualora, invece, le banconote mutilate siano riconosciute non rimborsabili, saranno restituite ai consumatori per dar loro la possibilità di chiedere nuovamente il cambio qualora vengano in possesso delle parti mancanti.

Normalmente la sostituzione delle banconote danneggiate con altre è gratuita per il consumatore. Difatti, viene applicata una commissione solo qualora gli aventi diritto richiedano il cambio di banconote in euro accidentalmente danneggiate da dispositivi antirapina.

Ovviamente, per evitare questo “iter”, è bene tenere a mente che, nel momento in cui ci vengono porte delle banconote logore, danneggiate o strappate, possiamo rifiutarci di riceverle e chiedere immediatamente che l’addetto alla cassa sostituisca quella banconota con altra non danneggiata.

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