(massima n. 1)
Ai fini della pronuncia di decadenza dalla responsabilità genitoriale (costituente l'extrema ratio, cui fare ricorso solo allorché l'interesse del figlio a crescere nel contesto familiare d'origine non possa essere idoneamente tutelato con le altre misure previste dalla legge) non è sufficiente che il genitore abbia violato e trascurato i propri doveri, ovvero abusato dei relativi poteri, ma occorre anche che da ciò sia conseguito un grave e specifico pregiudizio per il figlio (nella specie, la Suprema corte ha cassato la pronuncia di merito che aveva pronunciato la decadenza sostanzialmente in ragione della decisione dei genitori di trasferirsi in Spagna, sottraendosi così ai controlli e alle verifiche della genitorialità già disposti dal tribunale, senza però che fosse stato accertato, anche alla stregua di un giudizio prognostico, se e in che misura ne fosse derivato un pregiudizio per il figlio, e senza che fosse stata valutata l'adozione di misure meno stringenti, ai sensi dell'art. 333 c.c.).