(massima n. 1)
In tema di redditi d'impresa, la sanzione pecuniaria comminata dall'Autoritā garante della concorrenza e del mercato per abuso di posizione dominante, avendo funzione repressiva, non č deducibile, sia per mancanza di inerenza con la produzione del reddito - derivando essa da un comportamento illecito che, essendo radicalmente antitetico al corretto andamento della vita dell'impresa, non costituisce fattore produttivo - sia perché la sua deducibilitā, neutralizzandone la "ratio" punitiva, la trasformerebbe paradossalmente in un risparmio d'imposta ovvero in un vantaggio fiscale.