(massima n. 1)
            Nonostante  la  caratterizzazione  aeroportuale contempli  una  prima  fase  necessariamente  tecnica  e vincolata  ai  criteri  di  misurazione  predeterminati, concretizzantesi  nella rilevazione  del  rumore  e  nella trasposizione  su  carta  topografica  delle  curve  di isolivello, la  seconda  fase  dell'attivitā  riservata  alla commissione  č  di  diverso  segno  e  contiene  aspetti  di rilevanza  "strategica".  In  questa  seconda  fase,  infatti, sono considerate alcune variabili fondamentali,  ossia:  il Piano  regolatore  aeroportuale,  gli  strumenti  di pianificazione  territoriale  e  urbanistica  vigenti,  e  le procedure  antirumore  adottate.  Esse  orientano  e determinano vere e proprie scelte discrezionali e strategiche  in  ordine  alla  perimetrazione  delle  zone.  Di conseguenza, il piano di zonizzazione acustica č un vero e proprio piano, avente efficacia precettiva e prevalente sulla strumentazione urbanistica comunale, in tutto e per tutto  sussumibile  in  quegli  "atti  e  provvedimenti  di pianificazione  e  di  programmazione  comunque denominati  (...)  elaborati  e/o  adottati  da  un'autoritā  a livello  nazionale,  regionale  o  locale  oppure  predisposti da  un'autoritā  per  essere  approvati,  mediante  una procedura  legislativa,  amministrativa  o  negoziale  e  (...) previsti  da  disposizioni  legislative,  regolamentari  o amministrative", per i quali č imposta la V.A.S. dall'art. 5, comma  1,  lett.  e),  del  codice  dell'ambiente  (D.Lgs.  n. 152/2006).