(massima n. 1)
            Nella  determinazione  del  valore  di  mercato  di  un bene immobile, al fine della quantificazione dell'indennitā di  espropriazione, i  riflessi  negativi  derivanti  dalle previsioni  degli  strumenti  urbanistici  vanno computati  nel  caso  di  limiti  di  edificabilitā, i  quali  si traducono  in  una  qualificazione  delle  zone  del  territorio, con l'individuazione dei tipi edilizi realizzabili, all'infuori di procedimenti  ablatori,  ma  non  nel  caso  di  vincoli preordinati alla espropriazione per pubblica utilitā, anche se  l'espropriazione  sia  stata  in  effetti  promossa  per realizzare una finalitā diversa da quella programmata con i  vincoli  stessi,  atteso  che,  pure  in  tale  ultima  ipotesi,  il pregiudizio deriva da un atto di procedimento ablatorio, e resterebbe  definitivamente  non  indennizzato,  se calcolato in riduzione di quel valore.