(massima n. 1)
In tema di vincoli preordinati all'esproprio l'art. 11 T.U. 8 giugno 2001 n. 327 pone l'avviso individuale e l'avviso collettivo in posizione alternativa tra loro, ma tuttavia assolutamente paritaria quanto al contenuto, non reperendosi nella norma elementi per affermare che la seconda opzione possa contenere un diverso livello quantitativo di informazioni al fine di realizzare le finalità partecipative, con la precisazione che la stessa posizione di parità deve riconoscersi tra le due forme di pubblicazione dell'avviso collettivo (da effettuarsi entrambe), costituite dall'affissione all'albo pretorio e dall'avviso su uno o più quotidiani a diffusione nazionale, pertanto, la norma in esame non prevede un tertium genus di avviso collettivo (che possa svolgersi attraverso due fasi) col quale, dopo aver tratteggiato alcuni elementi generali dell'azione amministrativa, si demanda all'avviso esposto all'albo pretorio la funzione di realizzare la partecipazione, indicando le particelle catastali interessate (o quanto meno il foglio) e i relativi intestatari.