(massima n. 1)
In tema di falso ideologico in autorizzazioni amministrative, se l'atto da compiere trova il proprio fondamento, anche implicito, in previsioni normative che dettano criteri di valutazione, piuttosto che essere assolutamente libero nei parametri di giudizio, si č in presenza di un esercizio di discrezionalitā tecnica, che vincola la valutazione del pubblico ufficiale ad una verifica della conformitā della situazione fattuale a detti criteri, potendo, pertanto, risultare falso, se essi non sono rispettati. (Fattispecie nella quale la Corte ha affermato che l'autorizzazione paesaggistica contiene l'attestazione della conformitā urbanistica e della compatibilitā ambientale delle opere da edificare, esprimendo un giudizio oggettivo, fondato su criteri normativi, con conseguente configurabilitā del reato di falso se detto giudizio non č rispondente ai parametri cui esso č vincolato).