(massima n. 1)
In tema di reati contro la pubblica amministrazione, i servizi postali appartengono al novero dei servizi pubblici, sia per la situazione di sostanziale monopolio della produzione affidata all'Ente Poste, sia per la funzione pubblica che assume il mezzo di raccolta, di trasporto e di distribuzione della corrispondenza, anche in rapporto ai c.d. «servizi in danaro» svolti dall'Ente medesimo. (Fattispecie in tema di peculato commesso da un operatore di esercizio postale relativamente all'impossessamento di un plico assicurato contenente la somma di ottanta milioni. La Corte ha altresģ ritenuto che nella specie il responsabile avesse la qualifica soggettiva di pubblico ufficiale piuttosto che quella di incaricato di pubblico servizio indicata dal giudice di merito, in ragione del potere certificativo esercitato dal soggetto per la ricezione, consegna e trasporto dei plichi).