(massima n. 2)
Non integra il delitto di turbata libertą degli incanti la presentazione al giudice fallimentare di plurime istanze di sospensione della vendita di beni di una societą fallita, presentate dall'amministratore della societą medesima sia pure con intenti meramente dilatori. (In motivazione, la Corte ha evidenziato che siffatta condotta processuale, in quanto espressione comunque del diritto della parte alla salvaguardia dei propri diritti in sede processuale, non concretizza nessuna delle condotte punite dall'art. 353 c.p.).