(massima n. 1)
La cessazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore costituisce, a norma dell'art. 162 bis, terzo comma, c.p., il presupposto necessario per l'ammissione all'oblazione, la cui sussistenza non preclude, tuttavia, al giudice di rigettare la relativa domanda quando, con insindacabile apprezzamento di merito, egli ritenga che la gravitą del fatto sia ostativa al suo accoglimento.