(massima n. 1)
Sussiste il delitto di frode in pubbliche forniture (art. 356 c.p.) quando un'amministrazione comunale commissioni un impianto di incenerimento di «carni di scarto, residui patologici, rifiuti di macellazione, carogne di animali, ecc.», col patto dell'osservanza, nell'esecuzione dei lavori, delle «norme tecniche dettate dalla scienza delle costruzioni, da leggi, da regolamenti e circolari vigenti», mentre l'impianto fornito (destinato non al solo incenerimento di «carogne», ossia di cadaveri di animali morti in decomposizione) non risulti conforme alle prescrizioni del D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915 relativo allo smaltimento di rifiuti tossici e nocivi ed alla delibera interministeriale 27 luglio 1984, dal momento che esso avrebbe dovuto servire anche per eliminare i rifiuti di lavorazioni industriali e di attivitą di servizi.