(massima n. 1)
Ove sia stata contestata nel decreto di citazione l'abitualità presunta dalla legge, non può applicarsi quella di cui all'art. 103 c.p., ritenuta dal giudice. Ed infatti, pur nell'identità degli effetti giuridici, la seconda forma di abitualità presuppone anche un'indagine sulla condotta e genere di vita del colpevole, e quindi una diversa possibilità da parte dell'imputato di apprestare eventuali argomenti difensivi.