(massima n. 1)
L'azione è inidonea, ed il reato è, quindi impossibile, quando in concreto è assolutamente inadeguata ed inefficiente ai fini della realizzazione del presupposto criminoso; l'inidoneità degli atti, valida ad escludere la figura del delitto tentato, va stabilita facendo riferimento all'inefficacia intrinseca ed originaria degli atti stessi a produrre, sotto il profilo esclusivamente potenziale, l'evento consumativo. Siffatta inadeguatezza alla produzione del risultano criminoso, che deve essere apprezzata con giudizio ex ante, in altri termini, non può essere tale in sé e per sé, indipendentemente da ogni fattore estraneo che in concreto abbia impedito la lesione dell'interesse giuridico protetto.