(massima n. 1)
Il decreto con cui il giudice della esecuzione, in calce al ricorso proposto per l'opposizione agli atti esecutivi, dichiari «non luogo a provvedere», va ritenuto abnorme, non essendo riconducibile alla tipologia degli atti del giudizio di opposizione agli atti esecutivi che, nel sistema delineato dal titolo quinto del libro terzo del codice di rito, deve svolgersi con un procedimento contenzioso e concludersi con un provvedimento che deve presentare i caratteri della sentenza non solo sotto il profilo formale (art. 132 c.p.c.) ma anche sotto quello strumentale, perché emessa a conclusione di un procedimento introdotto e svoltosi con le forme del processo contenzioso ordinario.