(massima n. 1)
In caso di pronuncia di sentenza non definitiva, il passaggio in giudicato della medesima (non impugnata e non fatta oggetto di riserva di appello ai sensi dell'articolo 340 c.p.c.) preclude che con l'appello avverso la successiva sentenza definitiva sia fatto valere il vizio di forma della procura, trattandosi di questione pregiudiziale che, costituendo necessario presupposto della pronuncia di merito, č coperta dal giudicato.