(massima n. 1)
Poiché spetta al giudice dare alla domanda l'esatta qualificazione, indipendentemente dall'esattezza della indicazione della parte o dalla mancanza di indicazioni, con il solo limite di non mutarne gli elementi obiettivi come fissati dall'attore, legittimamente il giudice può qualificare quali mere turbative i fatti prospettati dalla parte come spoglio e da ciò trarre le dovute conseguenze sul piano dei rimedi possessori, anche agli effetti dell'art. 704 c.p.c. che, in pendenza del giudizio petitorio, prevede la competenza esclusiva ed inderogabile del giudice di tale giudizio, non trovando applicazione la competenza alternativa del pretore di cui al comma 2 del medesimo articolo, limitata ai ricorsi di reintegrazione nel possesso.