(massima n. 1)
Il comma secondo dell'art. 1 della legge 18 aprile 1975, n. 110 qualifica come tipo guerra quelle armi che, pur non avendo le caratteristiche indicate nel primo comma, possono essere usate con lo stesso munizionamento delle armi da guerra. La presenza di tale caratteristica, dunque, importa per l'arma comune da sparo la qualifica di arma tipo guerra; con la conseguenza che la possibilità di armamento di una pistola con munizioni recanti impresso il simbolo «NATO» fa qualificare l'arma tipo guerra, in quanto dette munizioni risultano essere destinate all'attuale armamento delle truppe dei Paesi aderenti all'Alleanza Atlantica, non rilevando che di dette munizioni possa farsi un uso alternativo mediante armamento di un'arma comune da sparo. (Nella fattispecie, la Suprema Corte ha ritenuto la configurabilità, in relazione alla detenzione di munizioni recanti impresso il simbolo «NATO», del delitto di cui all'art. 2 della legge 2 ottobre 1967, n. 895, e non della contravvenzione di cui all'art. 697 c.p.).