(massima n. 1)
Il reato di cui all'art. 688 c.p. deve ritenersi pienamente sussistente laddove il comportamento in pubblico dell'agente denunci inequivocabilmente uno stato di manifesta ubriachezza, tale da essere facilmente percepito da chiunque, come nel caso in cui l'agente presenti un alito fortemente alcoolico, abbia un'andatura barcollante e presenti una pronuncia incerta e balbettante.