(massima n. 1)
L'art. 609 bis c.p. (violenza sessuale), introdotto dall'art. 3 legge 15 febbraio 1996, n. 66, così come l'art. 519 c.p. (della violenza carnale), equipara la minaccia alla violenza fisica. (Fattispecie relativa a rigetto di ricorso con il quale si invocava l'applicazione della nuova legge sulla violenza sessuale, più favorevole, per la pretesa configurabilità dell'attenuante della minore gravità, poiché gli atti di violenza sessuale furono compiuti senza l'uso di violenza fisica. La S.C. ha osservato altresì che non poteva giovare all'imputato la concessione delle attenuanti generiche, poiché queste risultavano riconosciute esclusivamente con riguardo all'incensuratezza, mentre, con riferimento al fatto, i giudici ne avevano ribadito l'intenso disvalore per l'abuso su persona gerarchicamente e psicologicamente inferiore: giudizio di merito chiaramente incompatibile con l'ipotesi di minore gravità).