(massima n. 1)
In tema di violenza carnale, la condizione di inferioritā psichica prescinde da fenomeni di patologia mentale essendo riferibile a fattori di natura diversa connotati da tale consistenza ed incisivitā da viziare il consenso all'atto sessuale della persona offesa. Tra tali fattori vanno compresi quelli ambientali o derivanti da traumi. Il giudice di merito, al fine di poter valutare le condizioni psichiche del soggetto passivo al momento del fatto, č tenuto ad espletare ogni opportuna indagine, con conseguente obbligo di congrua motivazione oltre che sulla consapevolezza da parte dell'agente del particolare stato psichico del soggetto passivo, sulle cause dell'eventuale indebolimento psichico, sul grado di tale indebolimento, sulla compatibilitā in concreto tra una normalitā di capacitā intellettiva, ove sussistente, e l'inferioritā psichica, sulla coscienza da parte del soggetto passivo del suo stato idonea a determinare il superamento della inferioritā. (Nella specie č stata annullata una sentenza di condanna per essere state valutate in modo sommario e solo in astratto le condizioni psichiche della vittima e per essere stato omesso l'esame sullo svolgersi degli episodi per i quali vi era stata incriminazione nonché ogni apprezzamento dell'elemento soggettivo).