(massima n. 1)
Il potere autoritativo dell'Amministrazione di procedere o meno alla revisione del prezzo di appalto di opere pubbliche — con conseguente riconduzione alla categoria dell'interesse legittimo della posizione soggettiva dell'appaltatore al riguardo — può configurarsi nei soli casi di assenza di esplicite clausole contrattuali riguardanti la revisione stessa, mentre nell'ipotesi in cui il fenomeno revisionale sia stato comunque preso in considerazione dai contraenti in apposita clausola contrattuale, la successiva controversia in ordine alla validità o alla portata del contenuto precettivo dell'atto negoziale sfugge all'esame del giudice amministrativo, in quanto investe la cognizione di posizioni soggettive che traggono titolo da un atto di natura paritetica, rispetto al quale sono, dunque, configurabili solo conflitti intersoggettivi sulla sussistenza o meno del diritto dell'appaltatore alla revisione.