(massima n. 1)
In tema di riparto della competenza tra autorità giudiziaria in sede ordinaria e tribunali regionali delle acque pubbliche, in virtú dell'art. 140 lett. c), del r.d. n. 1775 del 1933, il quale attribuisce a questi ultimi le controversie concernenti qualunque diritto relativo alle derivazioni ed utilizzazioni di acqua pubblica, sussiste la competenza del giudice specializzato a conoscere della controversia instaurata da un Comune nei confronti di una società concessionaria di grandi derivazioni per produzione di energia elettrica, allo scopo di ottenere il ripristino della fornitura gratuita di energia elettrica — competenza che si estende a tutte le domande accessorie proposte con l'atto introduttivo del giudizio (art. 31 c.p.c.) — in forza di una convenzione che richiama l'obbligo della convenuta di provvedere, ex art. 53 r.d. n. 1775 del 1933, a detta fornitura in favore dei Comuni rivieraschi, dato che, ai sensi dell'art. 10, primo comma, c.p.c., concernente la competenza per valore, ma espressione di un principio generale, valevole anche per quella per materia, la competenza va determinata avendo riguardo al tipo di rapporto posto dall'attore a base della domanda, afferendo, perciò, al merito della causa l'interpretazione della convenzione, al fine di stabilire se la promessa di assicurare la fornitura gratuita di energia elettrica sia stata determinata da uno spirito di liberalità.