(massima n. 1)
In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, il comportamento mendace dell'imputato, seppure rientra nel diritto di difesa e può essere adottato quale legittima strategia difensiva, non giustifica tuttavia il diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione, qualora risulti accertato che proprio da tale comportamento sia derivata la conferma o la protrazione della privazione della libertà personale. (Nella fattispecie l'indagato, sottoposto a custodia cautelare per traffico di stupefacenti, invece di dichiarare l'uso personale della droga, aveva negato che nelle conversazioni intercettate dagli inquirenti le frasi in codice adoperate si riferivano alla cessione della droga).