(massima n. 1)
In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, ai fini della valutazione circa la sussistenza del dolo o della colpa grave che ostano alla riparazione, il giudice può tener conto degli atti che nell'ambito del giudizio di cognizione sono risultati inficiati da inutilizzabilità meramente "fisiologica". (Nella specie, si trattava di dichiarazioni di due testi-imputati "ex" art. 210 c.p.p., che non era stato possibile riassumere nel giudizio di rinvio).