(massima n. 1)
La disciplina dettata dall'art. 190 bis c.p.p. secondo la quale l'esame di soggetti i quali abbiano già reso dichiarazioni acquisite in sede di incidente probatorio o in dibattimento, ovvero acquisite ai sensi dell'art. 238 c.p.p., può aver luogo solo in presenza di determinate condizioni, trova applicazione — non trattandosi di norma qualificabile come eccezionale — anche nel caso di dichiarazioni rese nell'ambito del medesimo procedimento dinanzi a giudice al quale sia poi subentrato altro giudice, con conseguente necessità di rinnovazione del dibattimento. (Nella specie, in applicazione di tale principio, la S.C. ha ritenuto che correttamente, in giudizio svoltosi prima della parziale riformulazione dell'art. 190 bis c.p.p. introdotta dall'art. 3 della legge 1 marzo 2001 n. 63, il giudice di merito, in sede di rinnovazione dell'istruzione dibattimentale, avesse disposto, nonostante l'opposizione di taluna delle parti, la semplice lettura delle dichiarazioni rese in precedenza da alcuni «collaboranti», non avendo ravvisato l'assoluta necessità che costoro venissero sottoposti a nuovo esame).