(massima n. 1)
Non può costituire causa di nullità o di inutilizzabilità delle dichiarazioni predibattimentali rese dalla persona offesa di un reato, delle quali si sia resa possibile la lettura ai sensi dell'art. 512 c.p.p. per sopravvenuta, imprevedibile impossibilità di ripetizione, il fatto che, trattandosi di persona di nazionalità straniera di cui si assuma l'incapacità ad esprimersi in lingua italiana, non sia stato provveduto a farla assistere da un interprete, atteso che l'art. 143 c.p.p. non prevede la possibilità di una tale assistenza per soggetti diversi dall'imputato.