Questo verbo, usato per significare il sostantivo "approvazione", era il termine con il quale i senatori romani esprimevano la loro approvazione a una data mozione. Nel diritto italiano meno recente, invece, si chiamava placet, oppure exequatur ("si esegua") l'approvazione statale, che tutti i provvedimenti dell'autoritą ecclesiastica (rispettivamente, episcopale oppure papale) dovevano preventivamente ricevere.: questa approvazione era d'obbligo nel regno sabaudo, ai sensi di una legge del 1853, e fu confermata nel 1871 dalla cosiddetta "legge delle guarentigie". Nel 1929, il concordato lateranense ha abolito il placet e l'exequatur.