“ Ius variandi ”

L'espressione è di largo utilizzo, e si riscontra in diversi contesti. È utilizzata in diritto del lavoro, per indicare il diritto dell'imprenditore di assegnare il lavoratore le mansioni che dovrà svolgere nell'impresa. Altro esempio si applicazione del termine si ha in materia di obbligazioni alternative, con scelta attribuita al debitore: il suo diritto di "variare" si riferisce in questo caso alla possibilità di adempiere una delle prestazioni oggetto dell'obbligazione, potendo cambiando la prestazione fino all'adempimento, pur se aveva dichiarato di voler scegliere una prestazione diversa. Nel diritto processuale civile, l'espressione si usa in relazione al diritto di mutare le domande o le proprie difese in corso di causa.