Nel diritto romano classico, era il sistema delle norme di carattere generale che stavano alla base dell'ordinamento giuridico romano, contrapposto al ius singulare. L'espressione viene usata dagli storici del diritto per definire l'esperienza giuridica che si sviluppò nell'Europa continentale dal X secolo fino alle codificazioni ottocentesche. Ne è esclusa l'Inghilterra, il cui sistema, detto di common law, si sviluppò fin dalle origini senza rilevanti influenze del diritto romano. Ciò avvenne anche perché i common lawyers, al contrario degli omologhi continentali, non usarono mai il latino come lingua dei tribunali, bensì il francese dei Normanni fino al Seicento e l'inglese dopo.