Il termine, di origine greca, era utilizzato gią nel diritto romano per indicare l'individuo di sesso incerto. Si prevedeva, a seconda della prevalenza dei caratteri sessuali maschili o femminili, che a detto individuo fosse attribuito l'uno o l'altro sesso. Nel diritto italiano vigente, il sesso viene attribuito all'atto della nascita: tuttavia, la legge 164/1982 prescrive che l'individuo di sesso incerto possa ottenere dal tribunale la rettifica del sesso attribuitogli nell'atto di nascita, a seguito della correzione dei propri caratteri sessuali mediante trattamento medico-chirurgico.