Nel diritto romano arcaico, i foedera erano patti o accordi orali, conclusi fra le singole gentes aristocratiche. La progressiva introduzione di una legislazione scritta uguale per tutti soppiantò gradatamente queste forme giuridiche primitive e classiste. Viceversa, nei rapporti con gli altri stati, foedus era qualsiasi tipo di patto o trattato fra Roma e le altre città-Stato. Roma adottava una strategia clientelare, e di preferenza stipulava con le città alleate dei patti non paritetici, trasformando gli alleati in clientes. Quando non poté più applicare questa strategia clientelare, Roma concluse con gli altri Stati dei foedera aequa, ossia dei patti paritetici, su un piano di eguaglianza di diritti e di doveri.