La figura di questo curatore "del ventre" era un arcaico istituto, mutuato dal diritto romano: tale curatore era colui che, in caso di morte del marito, poteva venir nominato dal tribunale per tutelare gli interessi del concepito e per amministrare i suoi beni. L'istituto é sopravvissuto all'entrata in vigore della nostra Costituzione, nonostante il palese contrasto con alcune delle sue norme (in particolare, gli artt. 3 e 29), ma č stato infine abrogato dalla legge di riforma del diritto di famiglia (legge 19 maggio 1975, n. 151).