Il termine indica, in generale, quell'impulso psicologico che induce un soggetto a compiere un determinato atto giuridico, lo spirito che sottosta ad una determinata operazione. Ad esempio, nella donazione si richiede l'"animus donandi", ossia lo spirito di liberalità; per esercitare l'azione di reintegrazione, è necessario che lo spoglio del possesso sia avvenuto "animus spoliandi", cioè con l'intenzione soggettiva di privare altri di una cosa in loro possesso; e così via.